Vasellame bronzeo

prodotti dell’artigianato etrusco diffusi in età arcaica dal VI sec. a.C. fino al V sec  a.C

Il vasellame di bronzo della necropoli arcaica di Vico è di grande interesse e in molti casi di ottima fattura. Sono presenti calderoni, situle, secchi, olpa, i brocche bacini ed esemplare di brocca che viene definita dagli studiosi tedeschi schnabelkannen. In generale i bronzi sono prodotti tipici dell’artigianato etrusco diffusi in età arcaica dal VI sec. a. C. fino al V sec a. C. e diventano più rari nel IV secolo a. C. Le tecniche di lavorazione principali sono la fusione a stampo e la laminatura. La loro presenza all’interno del corredo funebre è legata al rituale del simposio e nello stesso tempo i bronzi rappresentano oggetti di pregio indicatori di un elevato stato sociale del defunto.  Alcuni degli esemplari di Vico Equense furono prodotti in Etruria altri nei siti etruschi della Campania quali per esempio Capua.

Tra gli oggetti di sicura provenienza etrusca è la brocca schnabelkannen prodotta a Vulci e risalente al V sec. a. C. Essa si distingue per la raffinatezza dell’esecuzione che presuppone una padronanza della tecnica della fusione, della laminazione e dell’incisione a bulino. Infatti l’ansa è abbellita all’attacco, sull’orlo, da due pantere rampanti, mentre, la parte inferiore termina con due coppie di volute poste su una palmetta decorativa, sul collo sono incisi motivi floreali interessanti anche per loro il significato simbolico nel corredo funebre sono le situle il cui uso tipico è di recipienti per il vino e calderoni che venivano usati come contenitori di vini e recipienti per la bollitura delle carni da consumare per il rituale del banchetto funebre.

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