Benvenuto nell’ Antiquarium aequano Silio Italico di Vico Equense
Il museo è stato istituito nel 1995 e aperto al pubblico nel 2001. Si conservano nel suo interno beni storico archeologici della città di Vico Equense. Si tratta di rinvenimenti di necropoli che testimoniano le origini preromane della città.
L’attuale normativa attribuisce allo Stato la proprietà degli oggetti di interesse artistico, storico e archeologico rinvenuti sotto terra o in mare a partire dall’anno 1909, facendo riferimento alla Legge n.364 del 1909.
LA CERAMICA ATTICA
Le tecniche a figure nere e a figure rosse
ALTRE TECNICHE DI PRODUZIONE CERAMICA
Ceramica di Bucchero
I vasi di bucchero furono inizialmente importati in Campania dall’Etruria come prodotti di pregio nero brillante molto richiesti dall’aristocrazia locale poiché riproduceva a minor costo il metallo prezioso.
Ceramica d’impasto e ceramica acroma
Oggetti di uso quotidiano, olle e ollette, oinochoe boccali anforette coppe, vasi molto diffusi nelle necropoli coeve della penisola sorrentina ma in tutta la Campania.
Ceramica a vernice nera
La ceramica a vernice nera, è rappresentata da esemplari ritrovati di produzione attica e campana. Comprende vari esemplari, come crateri ed in particolare il Cratere a vernice nera di tipo “laconico” di fine VI sec. a. C.
Le Anfore da trasporto
Gli esemplari ritrovati a Vico durante la campagna di scavo del 1966 sono in numero di 16. di tipologia diversa le anfore di tipo etrusco, ioniche massaiote di tipo orientali orientali e corinzie.
Vasellame bronzeo
Il vasellame di bronzo della necropoli arcaica di Vico è di grande interesse e in molti casi di ottima fattura. Sono presenti calderoni, situle, secchi, olpa, i brocche bacini ed esemplare di brocca che viene definita dagli studiosi tedeschi schnabelkannen.
Corredo funerario
Corredo delle tombe deposto sia all’esterno della cassa realizzata in tufo che all’interno, consentono di registrare la presenza di oggetti che riportano il rituale del banchetto funebre che rappresenta il ceto sociale del defunto.
Sito arcaico
Entrando nel museo nella prima sala, il pannello a sinistra presenta una riproduzione di una stampa del 1832 dov’è ricostruita la pianta originaria della città, si evince da questo che l’abitato arcaico di Vico Equense, con molta probabilità, si disponeva sul promontorio occupato dall’attuale centro storico.
Finora non sono state condotte ricerche archeologiche mirate alla conoscenza dell’abitato pertanto per il periodo che va dal VII sec. a. C. al IV sec. a. C. la documentazione in nostro possesso è relativa alle aree di necropoli che si disponevano lungo le attuali strade in via Nicòtera, Via Cortile e Via Santa Sofia verso Santa Maria del Toro a ridosso dell’abitato seguendo una asse stradale antico che portava fino a Stabiae.
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