Ceramica attica
Le tecniche a figure nere e a figure rosse
Nell’ambito della produzione vascolare attica si distinguono due tecniche a figure nere e a figure rosse VII secolo , il suo sviluppo fu la diretta conseguenza della produzione greca. La tecnica a figure nera consisteva nel delineare sul fondo naturale dell’argilla del vaso figure dipinte a silhouette nera. L’artigiano preparava un disegno preliminare sulla superficie del vaso con l’aiuto di un punteruolo e quindi campiva di nero le figure, I particolari dei capelli o le pieghe delle vesti veniva dato da incisioni con strumenti di legno o in osso che si fissava sulla figura del vaso.
Idria raffigurante tre dame ammannate realizzate con la tecnica delle figure
Queste opere erano realizzate da officine diffuse in Campania su influenza di artigiani siciliani, che avrebbero diffuso stile ed iconografie attiche trasmettendo le proprie conoscenze alle maestranze indigene favorendo il fiorire di numerose officine locali, tali botteghe, si avvalevano di modelli decorativi attici ma di forme e temi locali, con donne in costumi locali e guerrieri in armatura sannita. In questo modo riproducendo temi locali su vasi decorati in stile attico, gli artigiani miravano a soddisfare pienamente i gusti di una nuova clientela quella dell’elite di stirpe sannita per la quale il continuo richiamo al mondo ellenico costituiva un segno di distinzione sociale.
Anfora a figure nere
La grande anfora, di notevole pregio artistico, dedicata al famoso dio del vino Dionisio, dove le scene si sviluppano su due lati del vaso, al centro di un campo risparmiato e riquadrato alla base del collo da una doppia fila di palmette, sul lato principale, è raffigurato, tra rami di pampini e grappoli, il dio Dionisio, che porge con la destra il calice detto kantharos ad una delle due figura femminile ammantate posta al suo fianco, con due satiri nudi danzanti sui limiti esterni sul lato opposto al centro la quadriga guidata da Dionisio seguita da un Satiro flautista, un altro Satiro danzante è posto davanti alla quadriga, dietro i cavalli si intravede una figura femminile.
